Servizio Civile Universale – Testimonianza di un Volontario: Serena

Dal: 20/01/2022
Stato: Aperto

Servizio Civile come esperienza verso l’altro, se stessi, il territorio ed il mondo

Il Servizio Civile è la porta per scoprire la realtà territoriale con i suoi bisogni, conoscere e confrontarsi con altri giovani e sperimentarsi ed arricchirsi a livello civico e professionale in diversi ambiti.

 

Si riporta la testimonianza di Serena, volontaria presso la  Casa Residenza Anziani di Via Monte Ugone n. 13 – Verucchio (RN) , gestita dall’A.S.P. Valloni Marecchia:

Raga fatelo, fatelo veramente, se state facendo altre cose mollatele e venite a fare questo progetto perché è veramente qualcosa di assurdo! Andando alla casa di riposo mi sono scoperta nuova, diciamo che ho scoperto che posso essere responsabile ed è assurdo perché essere responsabili ci rende liberi, rispondiamo delle nostre azioni, paghiamo le conseguenze delle nostre parole, azioni e decisioni. Ho capito che la nostra testa e il nostro cuore ci possono dire cosa fare e questo fa di noi delle persone capaci di costruire il nostro destino, che è qualcosa di impressionante a 21 anni, se ci si pensa. Le soddisfazioni per le cose che sto facendo arrivano dal momento in cui le persone a contatto con me, particolarmente fragili perché si parla di persone anziane, affette da Alzheimer e che hanno mille bisogni, mi riconoscono come una zona sicura quando non si vergognano a raccontarmi i loro vissuti, la loro storia. Ho capito che sto svolgendo un buon lavoro e sto costruendo nel loro piccolo universo un piccolo pezzo di puzzle, che in questo caso posso essere io, che si potranno ricordare per sempre, come io mi ricorderò per sempre di loro. E penso di riuscire ad aiutarle semplicemente dando loro uno spazio in cui possono sentirsi capite attraverso l’ascolto e non solo, anche perché spesso instauri una comunicazione non verbale con soggetti che magari fanno fatica a esprimersi. Il mio servizio nella casa di riposo mi ha dato fiducia, quella fiducia che pensavo di non avere in me stessa. Tutti parlano di una crescita personale ma per me è stato uno scoprirmi invece, ed è un anno in cui ho imparato tanto, anche grazie alle formazioni del Servizio Civile. Anche essere a contatto diretto con il personale della casa di riposo è molto formativo.
Fra le attività che svolgo ci sono il supporto alla fisioterapista nell’attività motoria, la tombola, il cinema, il karaoke – che è organizzato da un signore di 95 anni quindi se vi sentite vecchi quando vi viene il fiatone facendo le scale pensate a lui! E poi pratico diversi giochi interattivi per aiutare gli ospiti con la memoria: anche giocare a memory è importante perché li stimola a ricordare.
Il tempo che passo con i residenti ha per me un valore inestimabile e quando torno a casa penso che sono davvero onorata di prendermi cura di chi in passato si è preso cura di me. Perché se ci pensate i nostri anziani sono gli avi dei nostri avi, e non parlo solo di quelli che vivono qui ma di quelli di tutto il mondo: hanno fatto la storia ed è anche merito loro se oggi siamo liberi, se le donne possono lavorare, se gli uomini non sono più schiavi. Per me è veramente un onore e il Servizio Civile mi ha aperto un mondo. Dura un anno ma vorrei che durasse tutta la vita. Per favore, fatelo!